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mercoledì 1 luglio 2009

Hadopi atto II

Per dovere di cronaca, anche se l'argomento è stato già rispreso da altri blogger miei colleghi, voglio segnalare una articolo che esplica l'evoluzione della legge anti-pirateria fatta in Francia di cui avevo parlato un pò di tempo fa.

Anywhere, anytime, anyway

Dovunque, comunque e in ongi momento. Questo è quello che la nuova frontiera informatica sta mettendo a punto. Il nome attraverso il quale passa questo concetto è molto suggestivo: "Cloud computing", ovvero una «nuvola di risorse informatiche», applicazioni, programmi di calcolo e scrittura, di immagazzinamento dati e molto altro, che sarà disponibile online, fornita da provider di vario tipo. A delineare sulla rivista Science gli scenari futuri di Internet è Michael Nelson della Georgetown University di Washington DC.


Secondo Nelson, il futuro di Internet è appunto il ’Cloud computing’, un nuovo modo di usare il pc sfruttando i programmi installati sui server di Internet, con modalità analoga alla gestione attuale dei contenuti on line. Così banalmente, invece di usare Word per scrivere, ci si potrà collegare a Internet e usare la sua versione online ed anche salvare i documenti su un hard disk virtuale.


L'idea è quella di un’unica grossa nuvola che si allarghi a dismisura mettendo tutto a disposizione di tutti, permettendo agli utenti di librarsi senza limiti in un ’cielo sereno', un’unica grossa ’nuvola aperta' con livello di connessione tra utenti e gestori massimo.


«La nuvola - spiega Nelson - sarà, come Internet, una rete di reti fatta di oltre 100 mila sottosistemi gestiti da diverse compagnie e organizzazioni . Questo scenario massimizzerebbe la collaborazione, permettendo agli utenti di assemblare software e dati nei servizi che incontrano i loro particolari interessi e bisogni».


Il rovescio della medaglia è racchiuso nel giudizio tranchant di Richard M. Stallman, fondatore del free software e del movimento «GNU»: «Il “Cloud Computing” è da stupidi. Utilizzando il Web server di qualcun altro, ci si mette nelle mani di chiunque abbia sviluppato quel software e si potrebbe arrivare a dover pagare cifre sempre più elevate per accedere ai propri dati». Senza scomodare il Grande Fratello, comunque, ci sono alcune domande in sospeso: dove risiede la «Cloud»? Chi la gestisce? Che uso fa dei dati?


Sono ancora molte le domande che devono trovare rispoista ma, visto che i tempi telematici sono molto veloci, è probabile che ben presto sapremo come andra a finire.

domenica 28 giugno 2009

Sei un indeciso? non temere, ci pensa hunch

Cosa mi metto stasera per uscire? Dove voglio andare in vacanza? Ma sono proprio sicuro di voler invitare quel mio amico a cena? Queste sono solo alcune delle moltissime domande che ogni giorno ci affliggono e che ci fanno perdee tempo alla ricerca della decisione giusta.


Ma non abiate più paura, nel terzo milennio le indecisioni di cui ogni uomo è vittima, sono risolvibili attraverso un motore di ricerca.



Hunch è un nuovo servizio nato per toglierci i dubbi da cui non riusciamo a uscire. Lanciato da Caterina Fake, la co-fondatrice di Flickr (il sito di Yahoo! per la pubblicazione di foto da parte degli utenti), Hunch è un motore di ricerca motivazionale. L’esempio online che più gli si avvicina è Yahoo Answers, dove si possono porre dei quesiti e aspettare che siano gli altri utenti a darci la risposta migliore. Hunch però, lascia che sia l’algoritmo stesso a rispondere. E per arrivare alla soluzione raccoglie prima alcune informazioni sui dubbiosi; mediamente, la risposta si avvicina ai desideri di chi la pone. Anzi, è più precisa e consona se le domande personali cui si risponde sono molte.

Micheal Jackson manda in tilt google

Dopo l'annuncio della morte i Micheal Jackson, il "Re del pop", talmentetanti utenti hanno digitato il suo nome su google per saperne di più, che il motore di ricerca, credendo che si trattasse di un attacco informatico, ha bloccato il sito. Per 30 minuti nel corso della notte Google è risultato del tutto inaccessibile.

Contemporaneamente, il social network Twitter ha fatto registrare un vero e proprio boom di messaggi concernenti la morte del popolare cantante americano. Stando ai primi report, il 15% di tutti i nuovi messaggi postati su Twitter dopo la notizia della scomparsa contenevano il doppio termine Michael Jackson.


Per avere un'idea della mole di messaggi Twitter in ricordo dell'artista scomparso, si pensi che la parola Iran nei giorni dei disordini è stata conteggiata nel 5% dei post.

venerdì 26 giugno 2009

Salva con nome. La tv crossmediale

E' incredibile quante cose si possono trovare vagando per la rete. Se hai un interesse, se hai un'esogenza particolare e se hai un pò di pazienza, ti metti lì e, cercando cercando, troverai su quell'argomento una marea di notizie, video, foto, approfondimenti, commenti e quant'altro. Sarà poi la nostra intelligenza naturalmente a dover selezionare e capire se un determinato modo di affrontare un argomento può esserci d'aiuto oppure no.
Ecco io credo di aver trovato una cosa interessante sul nostro argomento (la tecnologia, il web, e l'uso che di questo se ne fa in quello che dovrebbe diventare il nostro mestiere), che può aiutare me e anche tutti quelli che seguono il mio blog.
Sto parlando di Salva con nome Una trasmissione, a cura di Carlo Infante e Roberto Mastroianni, che dal dicembre scorso ha aperto una finestra, più unica che rara, sulla cultura dell’innovazione.
Mi piecerebbe linkare qui alcuni video, cosi da incuriosire l'attenzione dei miei lettori e farli rimanere comodamente nel mio blog a vederli.
In questovideo si parlerà di crossmedia.

mercoledì 24 giugno 2009

Parla l'inventore di Twitter

Twitter è un social network che in Italia si usa ancora molto poco, ma si sa che noi siamo un pò lenti. Fino a poco tempo fa in realtà lo stesso nome non suscitava nessuna associazione nella mente delle persone, non solo non lo si usava, ma non si sapeva nemmeno cosa fosse. Eventi tragici come il contrasto che è in atto in Iran hanno portato anche in Italia alla familiarità se non con il mezzo, almeno con il nome. Ora molte persone se dici Twitter sanno che si sta parlando di un social-network. Ma loa cosa che mi incurisisce è proprio quella di capire come si inventa un social network di grande successo, quali sono gli ingredienti da mischiare per poter creare uno spazio in internet destinato a monopolizzare la comunicazione mondiale.
Per questo vi rimando all'intervista di Biz Stone, fondatore con Eva Williams, del sistema che integra internet e cellulari.

giovedì 18 giugno 2009

Commenti sui brogli elettorali in Iran

Volevo segnalarvi questo video nel quale i due più importanti registi iraniani del momento, Marjane Satrapi, celebre per 'Persepolis', e Mohsen Makhmalbaf ('Viaggio a Kandahar'), commentano le elezioni.

mercoledì 17 giugno 2009

Internet abbatte la censura

Proseguono le proteste sul risultato delle ultime elezioni politiche in Iran che hanno visto una sorprendente vittoria del conservatore Mahmud Ahmadinejad a scapito del più moderato riformatore Mir Hussein Moussavi. Ma il popolo iraniano non ha accettato questo risultato. Così, subito dopo le elezioni sono cominciati a Theran duri scontri e manifestazioni dei sostenitori di Moussavi che ritengono che il risultato sia il frutto di brogli elettorali durante le elezioni.
Fin da subito il governo ha cercato di fermare tutti i mezzi di comunicazione che avrebbero potuto mostrare la situazione all'estero o che potevano servire per organizzare la protesta. Televisioni e cellulari sono stati bloccati proprio a questo scopo.

Ma c'è una voce che è veramente difficile fermare, una voce che si espande a macchia d'olio e che risulta molto difficile, se non impossibile contenere: internet. Il canale privilegiato di questa protesta infatti è diventato Twitter, centinaia di nuovi messaggi ogni minuto, informano il mondo e chi sta partecipando alla protesta, su cosa succede e come organizzarsi.

Anche gli hacker si sono organizzzati è hanno laciato un attacco in massa verso i siti istituzionali e governativi in modo da oscurarli e cercare di gettare nella paralisi l’intero sistema informatico e l’establishment di Ahmadinejad.

La memoria del Web come patrimonio della conoscenza


Vi siete mai chiesti che fine facciano tutte le notizia che ogni giorno fluiscono in rete? E i milioni di documenti che vengono pubblicati e poi dispersi nel labirintico cyberspazio? Chi salverà le informazioni digitali dall'oblio della rete?

La memoria è alla base della conoscenza e salvare la memoria cybernetica diventa sempre più una necessità dato che da un pò di anni le notizie convergono tutte in questo spazio che, sebbene virtuale, è divenuto molto concreto, attraverso il lavoro di molte persone che ogni giorno ci rendono partecipi dei fatti che accadono in ogni angolo del mondo. Che ne sarà di tutte le parole confluite nel web? Come si potrà fare in modo di conservarle per lasciare alle generazioni future la possibilità di consultarle?

Già nel terzo secolo a.C. la biblioteca di Alessandria prevedeva di creare un luogo dove fossero conservati tutti i libri dell'umanità. Oggi, nel XX secolo, questo compito spetta alla rete, e The Internet Archive http://www.archive.org/ si è posto lo stesso ambizioso obiettivo: costruire una biblioteca che raccolga tutte le pagine web create dall'origine ai giorni nostri. Se avete voglia di rivedere un sito che non è più reperibile perchè è stato cancellato, provate a fare una ricerca su Archive e, molto probabilmente, riaffiorerà con tutti i testi, le foto, i video, i link.
All'interno di questo spazio virtuale nato nel 1996 si può trovare una quantità enorme di materiale pubblicato in internet.
La cosa particolare è che l'ingrato e paziente compito di selezionare e individuare le pagine da archiviare non viene svolto da una mente umana, ma è frutto del lavoro di web robot.
Questo mi ha ricordato l'ultima lezione fatta nella quale il professore ci spiegava che le notizie che google seleziona non vengono scelte da esseri umani ma da elaboratori elettronici che selezionano le notizie più cliccate.
La catastrofica previsione fatta in aula dell'avanzamento del potere del computer sull'uomo non sembra essere più un'utopia.

venerdì 12 giugno 2009

Kataweb si rinnova

Se vi capita di imbattervi in Kataweb in questi giorni vedrete che la homa-page del portale è stata ampliamente rinnovata. Le trasformazioni, che sono visibili ad un primo sguardo nell'aspetto grafico, coinvolgono l'intero progetto del portale, che da "vetrina cybernetica" del gruppo editoriale l'Espresso, diventa sempre di più un sito di giornalismo multimediale, con un contributo crescente da parte degli utenti, con idee, segnalazioni, interventi e proposte.
Sembra insomma, che il tanto temuto Citizen journalism, stia prendendo sempre più piede, e da questi cambiamenti si capisce che gli Editori hanno compreso il bisogno di ripartire dall'individuo e di soddisfare le esigenze delle persone, dare informazioni utili.

L'obiettivo del nuovo Kataweb è proprio questo, tanto che "soluzioni quotidiane" è il sottotestata del sito. Quattro sono le aree principali dei contenuti di servizio: consumi, salute, tecnologia e televisione; a queste si uniscono le news, i multimedia, le leggi, la musica, i blog, con una piattaforma interattiva che consente agli utenti di aprire facilmente uno spazio web.

mercoledì 10 giugno 2009

La pirateria informatica nel mondo


La società di analisi IDC (Interactive Data Corp) ha condotto uno studio sulla pirateria voluto da Business Softwere Alliance (BSA), un ente che raccoglie tra i suoi iscritti tutti i principali produttori di softwere per computer. La ricerca è stata incentrata principalmente sulla distribuzione di applicazioni di programmi per computer senza licenza ed ha coinvolto 110 paesi. I dati riguardanti l'anno 2008 hanno registrato un calo della pirateria dell'1%, nonostante il fatturato delle aziende abbia subito un calo del 7%.

A livello mondiale i dati dicono che la pirateria ha subito un incremento dal 38% al 41 % a causa soprattutto dell'aumento delle vendite dei PC in Cina e India, dove il fenomeno della pirateria raggiunge picchi altissimi.

L'Italia ha registrato un aumento della pirateria pari al 7%, con una perdita di 1.361 milioni di euro per il 2008. Il nostro Paese si trova in alto nella classifica del più alto tasso di pirateria con Grecia 57%, Cipro 50% e Islanda con il 46%. Tra le Nazioni con meno fenomeni di pirateria troviamo Lussemburgo 21%, Austria 24%, Belgio, Svezia e Svizzera con il 25%.

giovedì 4 giugno 2009

L'Italia vista dai blog

Vi rimando al link di repubblica dove è stata fatta l'analisi di cui ho parlato nel blog precedente. Visitando http://temi.repubblica.it/tecnologia-blog-italiani-2009/ troverete tutta una serie di informazioni molto interessanti che riguardano i blog. Ci sono anche molti grafici che illustrano in modo chiaro quali sono gli argomenti di cui si è parlato maggiormante, i politici più taggati, i marchi e le firme più menzionate e tante altre informazioni che potrebbero rivelarsi molto utili per conoscere il mondo dei blog.

mercoledì 3 giugno 2009

Tanti Auguri BLOG

Sono passati dieci anni da quando, nel 1999 Perter Merholz scrisse "we blog". I compleanni, solitamente, sono periodi di bilancio, in cui si vaglia ciò che è andato bene e ciò che va migliorato. Ma se consideriamo che, dopo dieci anni, sul web troviamo più di 150 milioni di blog, allora possiamo affermare che il successo è stato grandioso. Non è solo la quantità di blog che sono spuntati come funghi sulla rete a decretarne il successo. Quello che più colpisce è il fatto che ormai la società moderna si è "blog-formata". Ciò che doveva essere un diario personale da condividere con pochi amici, è stato per molti un mezzo per comunicare e diffondere le proprie idee su scala mondiale; un mezzo per scrivere libri di successo che hanno venduto migliaia di copie; e inoltre, alcuni blog si sono trasformati in veri e propri giornali, basti prendere come esempio per tutti l' http://www.huffingtonpost.com/. Così dopo dieci anni possiamo dire che il blog è anch'esso in parte diventato un fenomeno di massa, sempre in maggiore espansione.
La Repubblica ha da poco nominato un "social media editor", che si occupa di disseminare le notizie del giornale attraverso twitter, facebook, myspace e, ovviamente attraverso i blog. Tante parole che trovano una connessione,un incontro, uno scontro e molti lettori attraverso il fatidico link, il collegamento che ogni blog stabilisce con la fonte della sua notizia.


Inoltre ci sono molte organizzazioni che si dedicano all'analisi delle parole dei blog. Un'industria allo stato nascente destinata a espandersi a macchia d'olio. L'ultima ricerca in Italia è stata fatta da http://www.liquida.it/ prendendo in esame un milione di post in 15 mila blog. Oltre a studiare la parola, se ne considera il significato valoriale attraverso tecniche molto avanzate (ad es. non solo emerge che Berlusconi è stato nominato 21 mila volte, ma ci dice anche se in modo favorevole o negativo).


Non mi resta che fare tanti auguri al mezzo che sto usando in questo momento per comunicare con voi, che dieci anni fa era solo un embrione, ed ora è diventato uno strumento di analisi per capire la società.

lunedì 1 giugno 2009

L'edicola nel computer

Girovagando nella rete ho trovato un sito molto interessante il cui nome è http://kiosko.net/. In questo sito, ogni giorno alle sei di mattina, vengono pubblicate le prime pagine di tutti i più importanti quotidiani del mondo, ordinate per continente e per paese. Mi sembra un ottimo modo per avere unavisione generale di tutto ciò che viene scritto nel mondo in un solo click.

sabato 30 maggio 2009

Nuove misure di Obama per la sicurezza informatica

Già nella sua campagna elettorale il nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America aveva sfruttato le nuove tecnologie per riuscire a vincere le elzioni. Il presidente Obama ha sempre tenuto molto conto dell'importanza del cyberspazio. Proprio per questo riesce a capirne anche i pericoli e forse riesce ad agire in tempo per poterli arginare. In fondo una cosa la puoi sconfiggere solo se la conosci. Ed Obama conosce molto bene il World Wide Web. Proprio per questo ha annunciato nuove misure per garantire più sicurezza nel cyberspazio dichiarando che gli attacchi terroristici alle reti digitali sono una delle minacce più serie della sicurezza americana, e non solo, aggiungerei.
Milioni di americani, afferma il presidente, sono rimasti vittime del crimine digitale e di furti d'identità. Così Obama ha annucniato la creazione della figura di uno "zar" per la sicurezza digitale alla Casa Bianca. La nuova posizione, il cui responsabile dovrà essere nominato, farà parte dello staff ristretto del presidente e lo "zar" entrerà a far parte sia del Consiglio per la sicurezza nazionale, sia di quello che coordina le iniziative economiche.

Il Presidente ha inoltre garantito che queste misure di sicurezza non prevedono nessuna intrusione nella privacy o violazione della libertà delle imprese. Nel corso di un discorso alla Casa Bianca il Presidente ha dichiarato che nel corso della campagna elettorale il suo sito è stato violato più volte dagli Hacker.



Importanti ed estremamente innovative le parole di Obama quando afferma che «Il cyberspazio è una realtà dalla quale dipendiamo ogni giorno, e i rischi che lo accompagnano sono altrettanto reali».

mercoledì 27 maggio 2009

Quando a parlare sono le immagini

Voglio farvi vedere la campagna di comunicazione sulla libertà di circolazione delle informazioni su internet e sui governi che cercano di limitarla fatta dalla International Society For Human Rights. Delle volte un'immagine vale più di mille parole..














Conversazioni


Tratto dal blog scene digitali di Vittorio Zambardino, una conversazione con Francesco Pizzetti, presidente dell’Autorità garante dei dati personali. Si parla di facebook, di Google e dell’inutilità di fare leggi “regolamentatrici” di internet.

domenica 24 maggio 2009

Treccani on-line

Arriva la treccani gratis on-line. Il ministro Renato Brunetta e l'amministratore delegato della Enciclopedia Italiani Francesco Tatò hanno firmato pochi giorni fa un protocollo d'intesa.
Obiettivo:la realizzazione di strumenti innovativi per la diffusione on line di contenuti culturali di alto livello, utili ai cittadini, ma anche nella formazione e nella didattica.
Ecco il video promozionale

venerdì 22 maggio 2009

I nuovi pirati dei tempi del web

Uno dei principali problemi che sono sorti con l'avvento del www riguarda la cultura e la creazione in generale, un campo che per la sua complessità e fragilità non può non metterci nella condizione di riflettere sulle possibili soluzioni per poter ovviare al problema della pirateria cibernetica, che permette di scaricare in modo gratuito e illegale, musica, film e video.
E' molto allettante l'idea di poter avere una videoteca immensa nella quale ci sono tutti quei film che avresti voluto avere e che non puoi permetterti di comprare, oppure avere la possibilità di possedere senza alcun tipo di costo tutta la musica che ami o anche solo quella che incuriosisce e che forse non avresti mai comprato.

Quanti libri ci piacerebbe comprare, ma non riusciamo per via del prezzo e perché le nostre biblioteche sono sempre troppo piccole, le nostre camere da studenti fuori sede non riescono mai a contenere la mole dei libri di cui vorremmo fruire. Ma con l'avvento di internet si ha la possibilità non solo di avere tutti i libri che si desidera, ma anche di poterli scaricare gratuitamente (in modo illeggale) dal web.

Ora mi chiedo, noi che amiamo così tanto vedere quei film che ci regalano grandi emozioni, possedere la musica che diventa la colonna sonora della nostra vita accompagnandoci nei momenti più belli e in quelli più brutti, leggere libri che a volte ci cambiano come persone, perché dentro di essi troviamo chiavi di lettura del nostro percorso che ci aprono mondi a noi impensati, è giusto che noi disponiamo in modo gratuito e incondizionato del frutto di ispirazione, passione, arte, creatività di persone che ci hanno regalato così tante belle emozioni?

E' talmente vasto il numero di persone che scaricano gratuitamente su internet che è veramente difficile porre dei rimedi e trovare delle soluzioni.

Tutti i paesi europei sono alla ricerca di espedienti efficaci per poter ovviare un problema che sembra di poco peso ma che in realtà va a ledere una delle dimensioni più interessanti della vita:non si parla di denaro, non si parla di imprese, non si parla di ricchezza, si parla di arte.

Da poco la Francia ha approvato una nuova legge, unica al mondo e molto controversa, dopo una battaglia parlamentare che ha impegnato a fondo la maggioranza di governo. Il provvedimento, considerato il più restrittivo fin qui approvato in tutto il mondo, prevede la disconnessione al servizio internet per coloro che vengono scoperti a scaricare materiale coperto da copyright illegalmente. Il punto più delicato è quello che prevede che ad emettere le sanzioni sia un'agenzia di Stato, che si chiamera' Hadopi, a rintracciare i ''pirati'', ai quali verrà mandato un primo avvertimento tramite mail, poi un secondo attraverso una lettera personale e alla terza volta la ''squalifica'' dai servizi web per almeno un anno. L'obiettivo è regolamentare la giungla del download che si beffa del diritto d'autore.

A questo punto però, voglio evidenziare un'altro aspetto essenziale per la vita dell'uomo: la libertà. Con questa legge lo stato si arroga un diritto che dovrebbe avere solo la giustizia. Infatti, la decisione del taglio alla connessione, dovrebbe essere presa dalla magistratura e non da un ente amministrativo.

C'è da chiedersi se una decisione così severa può veramente rappresentare la soluzione ad un problema che si espande a macchia d'olio.

Mi piacerebbe vivere in una società in cui il rispetto per l'arte porti le persone a scegliere di acquistare libri, cd, dvd. Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui acquistare libri, dvd, cd possa essere una cosa accessibile a tutti e che vi siano prezzi onesti per diffondere una componente vitale della nostra esistenza: la cultura.

lunedì 18 maggio 2009

Libération:come far sentire protagonisti gli utenti


Navigando tra le varie testate giornalistiche del web, per scovare similitudini e differenze, mi sono imbattuta nel sito del quotidiano francese Liberation che ha attirato la mia attenzione.

Liberation è lo storico giornale fondato nel 1973 da Jean Paul Sartre e Serge July, icona della sinistra francese e artefice di un giornalismo d'assalto al potere economico e politico.

Aprendo la pagina del sito di liberation http://www.liberation.fr/ ci troviamo davnti ad una tipica pagina di un giornale on-line europeo. Un'intestazione rosso vivo che forse sta a rappresetnare il colore del movimento politico di appartenenza e quindi crea nell'utente un senso di adesione, una foto in primo piano che ci racconta ancora prima delle parole il fatto del giorno, e poi una porzione di testo, cliccando la quale ci troviamo di fronte al testo integrale.

Il modo di trattare il testo è ancora tipicamente europeo, una volta aperto un articolo, non troveremo all'interno di esso un ipertesto che ci conduce all'approfondimento di alcuni aspetti della notizia trattata. Per approfondire è necessario uscire dall'articolo per, eventualmente, fare una nuova ricerca.

Fin qui tutto mi è sembrato molto attinente con i siti presi in esame a lezione. Nessuna evidente differenza anzi, la certezza che il modo di gestire la rete degli europei è agli albori rispetto a ciò che abbiamo visto al di là dell'Oceano.

Poi però una parolina scritta alla fine di ogni articolo ha attirato la mia attenzione. Già nella home troviamo, subito dopo la prima porzione di testo, le réactions, attraverso le quali ogni lettore può esprimere la sua idea, il suo pensiero, le sue perplessità in merito all'argomento trattato.
Per curiosità ho fatto una rapida carrellata degli altri giornali on-line e non ho trovato in nessuna testata a possibilità di commentare un articolo scritto da un giornalista, autorevole suppongo, all'interno del giornale.

L'opportunità, una volta letto l'articolo, di poterlo commentare credo sia un gesto di grande democrazia. Il fatto che il lettore si senta in qualche modo partecipe del dibattito in atto e che possa anche lui esprimere la sua idea e confrontarla con altri, crea sicuramente un forte senso di appartenenza e rende più piacevole la lettura della testata on-line.


sabato 16 maggio 2009

Verticalità è la parola chiave per la comunicazione del futuro

Nella lezione del 15 maggio abbiamo varcato i confini nazionali per spostarci oltre oceano e constatare l'uso che le grandi testate americane fanno del web, per poi tornare nella vicina Europa e vedere che quest'ultima è al crocevia tra le innovazioni americane e gli arcaici modi di utilizzare il web delle testate del Bel Paese.


In questa sede volevo porre la mia attenzione alle testate statunitensi. L'uso che queste fanno dello spazio cibernetico fa risaltare ancora una volta l'avanguardia degli americani per ciò che concerne le nuove tecnologie e indica come queste ultime siano entrate nella loro mentalità e quotidianetà, cosa che per noi del vecchio continente è ancora molto lontana.

Quello che colpisce quando si entra in un sito come quello del New York Times o della CNN è l'estrema linearità della costruzione del sito, tanto da poter risultare banale. Ma dietro quell'apparente banalità si nasconde una estrema chiarezza e la perfetta costruzione di una sorta di labirinto nel quale una volta entrati si trova tutto ciò che serve senza l'esigenza di uscirne. Questo è il segreto e la sfida dei siti americani: permettere a un utente di trovare tutto ciò di cui necessita senza uscire dal sito.

Tutto ciò si espirme con un concetto che nel nostro paese e in Europa in generale fa un pò fatica a decollare: verticalità.
La verticalità si realizza con la presenza dell'ipertesto all'interno del testo, attraverso il quale puoi di volta in volta approfondire gli argomenti cliccando sulle parole sottolineate che prevedono che vi siano all'interno del sito altri testi dedicati al tema che si vuole approfondire.

Con questo meccanismo, nel quale si deve entrare con un pò di dimistichezza, altrimenti il rischio è di rimanere impigliato nella trama della Rete, si ha all'interno dello stesso sito (il New York Times ad esempio) un'informazione esaustiva su qualsiasi argomento preso in esame.





venerdì 15 maggio 2009

Anche questo è tecnologia


Grazie a tutti i vostri post, durante la settimana, sono riuscita a farmi una precisa idea di cosa abbiate parlato a lezione.

Devo dire che comincia a essere divertente questo modo di comunicare. Non essendo a Parma non posso conoscere tutti voi come persone e riesco, con il poco tempo che sono all'Università, a comunicare con pochi di voi.

Pensare che ogni persona è un bacino di pensieri, di idee, di emozioni, di suggestioni, fa nascere in me una smisurata voglia di sapere le storie, di scambiare opinioni e di conoscere le persone che mi circondano.

Spesso mi capita di guardare le persone negli occhi , anche gli estranei che mi camminano a fianco per strada, per cercare un contatto con l'alter, per poter carpire un frammento di vita.

Nella società attuale appare molto complesso instaurare relazioni sociali con le persone. La fretta, la velocità della vita, la rapidità con cui si consumano i rapporti, rendono molto difficile la possibilità di conoscersi e di condividere anche solo delle riflessioni sui nostri interessi, su quello che amiamo, su quello che odiamo, su ciò che ci indigna come giovani che vorrebbero delle prospettive per il futuro.
Tutta questa premessa per dire che attraverso questo mezzo, attraverso l'esperienza del blog, mi sembra di conoscervi un pò di più. Forse non ci siamo mai parlati, forse se ci dovessimo incontrare per strada non ci saluteremo per timidezza o semplicemente perché non ci riconosceremo. Però, grazie al blog, mi sono fatta un'idea di alcuni di voi, mi sono fatta un'idea di cosa pensiate, dei vostri progetti, di ciò che ci accomuna e di quante cose si potrebbe discutere insieme. Anche questo è tecnologia.

martedì 12 maggio 2009

Il corpo delle donne


Volevo condividere con voi un documentario molto importante e mi piacerebbe sapere quali sono le vostre impressioni e i vostri pensieri in merito. Il 04-05-09 l'Infedele, la trasmissione di Gad Lerner, è stata dedicata al tema il Corpo delle donne, ovvero al rapporto che c'è tra donne e potere, come le donne vengono viste in televisione e il ruolo che svolgono sia nei media che in politica. Vi sottopongo la visione di questo documentario di Lorella Zanardo e Marco Malfi Chindemi che non ha bisogno di nessun commento, ma che è importante divulgare perchè è un grido nel profondo silenzio che accompagna il ruolo della donna nella società, da sempre vessata e sminuita.

lunedì 11 maggio 2009

Bowen craggs


Con un pò di ritardo sono oggi qui a discorrere di una questione che per i frequentatori del blog è ormai obsoleta: la Bowen Craggs, che sapete tutti essere la società di analisi e di studi del Financial Times. Ormai nessuna azienda può pensare di svolgere un'attività fruttifera e aggiornata se non tiene conto del fantasmagorico mondo cibernetico, che tutto fagocita dentro le sue fauci, che trita e consegna poi al pubblico, mettendo tutte le aziende in una condizione di visibilità estrema, e in un certo senso anche di trasparenza.

Questo sito, attraverso le informazioni che ci offre, ci da la dimensione del futuro della comunicazione e ci rende sempre più consapevoli di come tutto ormai passi attraverso internet.

La costruzione è perfetta. Vi è la suddivisione dei vari siti a seconda di specifiche categorie che possono essere: Regione, Nazione, in base alle migliorie che di volta in volta vengono effettuate, ed anche alle ultime entrate. I siti venono divisi in due gruppi: overall e specific, ossia quelli valutati complessivamente e quelli che invece vengono valutati per aspetti specifici che li rendono migliori degli altri, considerando cinuq aspetti principali: rapporti con la societa, con i media, con gli investitori, la possibilità di offrire lavoro e il rapporto con i clienti.

martedì 5 maggio 2009

Al Pulitzer la stampa batte internet



Questo scatto è stato realizzato da Patrick Farrell del Miami Herald. Con questo ritratto di Sanson Pierre, un ragazzino di sette anni fotografato mentre emerge dal fango dopo il passaggio dell'uragano Ike nel 2008 che fece 800 morti in una notte, il fotoreporte si è aggiudicato il premio Pultizer 2009, il più prestigioso riconoscimento internazionale.


Ma un'altra vittoria si è consumata durante la premiazione, ed è stata quella della carta stampata contro siti internet e blog che per la prima volta sono stati ammessi agli "Oscar del giornalismo".

Smentiti dunque tutti i pronostici di coloro che credevano che con l'avvento del web alla manifestazione, la carta stampata avrebbe subito una sconfitta.


Invece, oltre a Patrick Farrell, l'altro protagonista è stato il New York Times, che si è aggiudicato ben cinque categorie (breaking news, giornalismo investigativo, reportage internazionali, fotografia e critica).

La carta stampata dunque, si conferma ancora protagonista e principale interpete dell'informazione.

Quinto Potere

Guardate, ascoltate e commentate. Quinto potere è un film del 1976. Sono trascorsi èpiù di 30 anni dall'uscita di questo film. Quante cose vi sembra che siano cambiate?

lunedì 4 maggio 2009

Ecco a voi una rassegna delle agenzie stampa presenti in Italia e all'estero.
Guardando le agenzie italiane e quelle estere ci si rende conto della profonda differenza che c'è tra le due, specie per quel che riguarda l'essenzialità. infatti le agenzie stampa estere hanno fatto di questo punto la loro pietra miliare, per poter permettere una ricerca rapida come dovrebbe essere nella natura delle agenzie. Quelle italiane come ho già accennato nel post precedente, sono spesso eccessive con il risultato di una ricerca più lenta e caotica a danno di una perdita di tempo del fruitore.
Agenzie Stampa Italiane:
http://www.ansa.it/
http://www.adnkronos.com/IGN/hp/
http://www.agenziaitalia.it/
http://www.asca.it/
http://finanza.ilsole24ore.com/prodotti/breakingnews.shtml
http://www.ilvelino.it/html/edizioni/velino_online.asp
http://www.italpress.com/, http://www.dire.it/
http://www.apcom.net/HomePage.shtml
http://www.datasport.it/index.aspx
http://www.immediapress.it/sito/index.php

Agenzie Stampa estere:
http://www.bloomberg.com/
http://www.reuters.com/
http://www.pressassociation.com/
http://www.efe.com/
http://www.interfax-news.com/
http://www.toppan.co.jp/english/index.html
http://www.afp.com/home/
http://www.itn.co.uk/
http://www.worldmedia.fr/

giovedì 30 aprile 2009

LE AGENZIE DI STAMPA SI APRONO ALLA RETE

Da quando internet si è diffuso ed è divenuto accessibile alla maggior parte della popolazione, il modo di fare informazione, di reperire le fonti e le notizie è cambiato totalmente. Ora, se nella nostra mente abbiamo visualizzato un giornalista da “Prima pagina” il film di Billy Wilder, che rincorre la notizia anche in capo al mondo, che chiama la redazione per dettare il pezzo, che per essere il migliore deve essere sul posto, allora abbiamo un’idea di giornalista romantica e più che mai obsoleta.

Oggi sembra sempre più vero che per essere un buon giornalista, sebbene il fiuto e la curiosità siano necessarie, non è certamente necessario essere agili e scattanti; stare seduto 12 ore al giorno davanti ad un computer, risulta essere il modo migliore per recuperare informazioni, perché in questa scatola che stiamo usando anche noi in questo momento, c’è tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Anzi, a dire il vero c’è anche di più. Infatti, molte informazioni che prima alcuni individui non addetti ai lavori non riuscivano a visualizzare se non a pagamento, oggi sono fruibili a tutti e, spendendo solo un po’ più d tempo rispetto alla redazione che paga molti euro per avere le informazioni “calde”, si possono trovare tutte le notizie più recenti sfruttando un mezzo che prima di Internet poteva essere usato solo a pagamento: le Agenzie di stampa.

Agilità, rapidità, essenzialità, sintesi. Queste sono le qualità dell’informazione on-line che risultano essere perfette anche per quanto riguarda le Agenzie, che sembrano essere un tipo di informazione ideale in questo senso per internet. Pur essendo perfette per il mezzo cibernetico però, le Agenzie di stampa non sono molto seguite sul web. Le ragioni di questo scarso successo sono di diversa natura.

Gli utenti spesso preferiscono tenersi aggiornati on-line controllando periodicamente le testate giornalistiche. Questo perché, anche se la notizia arriva con qualche minuto di ritardo, c’è la possibilità di interazione che manca nelle Agenzie essendo fonte di informazione primaria. Inoltre le maggiori agenzie stampa italiane non brillano certo per semplicità e nitidezza. I siti sono spesso caotici e vogliono sempre più assomigliare alle testate giornalistiche, creando confusione nella ricerca delle notizie.

domenica 19 aprile 2009

Dissertazione sulla scrittura on-line

La prima lezione del corso di informatica applicata al giornalismo mi ha lasciata un po’ perplessa per alcune cose. Sono qui che mi interrogo e cerco di dare un senso a ciò che mi è stato detto e un senso a ciò che sono i miei pensieri, ma trovo questi due “sensi” in netta contrapposizione. Capisco che il linguaggio on-line deve essere qualcosa di veloce, ma non capisco per quale motivo la velocità debba portare ad una scrittura meno bella. Non riesco a capire la relazione tra questi due aspetti. Le parole del Professore che mi sono segnata sono: “la tecnologia rende meno bello un discorso”. La domanda che mi pongo e vi pongo è: per quale motivo? Perché rapidità e bellezza non possono andare d’accordo. Io credo che una cosa bella e scritta bene piaccia a prescindere dal mezzo che si usa. Credo che nulla debba andare a scapito della bellezza, perché la bellezza è quello che ci rende la vita migliore, è quello che ci fa amare quello che facciamo. Credo, anzi, che l’essenzialità di cui necessità il linguaggio cibernetico possa essere un pregio per alcuni versi. In ogni forma d’arte trovare la semplicità delle cose è estremamente importante per poter far affiorare la vera complessità. Albert Einstein diceva: “fate le cose nel modo più semplice possibile, ma senza semplificare”. Credo che in questa frase ci sia la chiave del concetto che voglio esprimere.

GLOSSARIO DEL WEB

-BREAKING NEWS: sono le notizie dell'ultima ora

-BUNNER: è una delle forme pubblicitarie più diffuse su internet e rientra nella tipologia di marketing definita promotion marketing online. Questa forma di messaggio promozionale consiste nell'inserire un annuncio su una pagina web. È concepito per attrarre un visitatore ad un sito web commerciale proponendo un link alla pagina web dell'inserzionista. Il messaggio è costituito da un'immagine (GIF, JPEG), programmi JavaScript o applicazioni multimediali sviluppate in Java o Flash, che spesso comprendono suoni o animazioni per attrarre un maggior numero di utenti. Tali immagini hanno spesso una forma molto allungata, in alcuni casi alta e stretta, in altri larga e bassa. Queste immagini sono spesso collocate in pagine web di interesse, come giornali online o risorse web.
Il banner web viene mostrato quando la pagina che lo contiene viene aperta da un browser. Questo evento viene definito in gergo tecnico impression. Sempre in linguaggio tecnico il click dell'utente sul banner, viene definito click through.

-COPYRIGHT:Il copyright (termine di lingua inglese che letteralmente significa diritto di copia) è l'insieme delle normative sul diritto d'autore in vigore nel mondo anglosassone e statunitense.
Col tempo, ha assunto in Italia un significato sempre più prossimo ad indicare le "norme sul diritto d'autore vigenti in Italia", da cui in realtà il copyright differisce sotto vari aspetti.
È solitamente abbreviato con il simbolo ©. Quando tale simbolo non è utilizzabile si riproduce con la lettera "c" posta tra parentesi: (c) o (C). La legge statunitense prevede il concetto di fair use (uso leale), che lascia ampi spazi per la riproduzione di opere con scopi didattici o scientifici. In Italia la pretesa della Siae di richiedere compensi per diritto d'autore anche per le attività didattiche è stata oggetto di una interrogazione parlamentare del senatore Mauro Bulgarelli, che ha chiesto di valutare l'opportunità di estendere anche in Italia il fair use.Il Parlamento europeo è intervenuto in materia di copyright con una Direttiva nel 2004, con importanti emendamenti a difesa degli utenti. Ha poi emanato nel 2007 una seconda direttiva, a maggiore tutela dei detentori di diritti d'autore.

-COPYLEFT:Nel 1984, Richard Stallman e la Free Software Foundation svilupparono un meccanismo originato dal copyright, specifico per la gestione dei diritti sulla proprietà dei software. Utilizzando un doppio senso della lingua inglese (nella quale "right" significa sia "diritto", sia "destra") denominarono questo meccanismo copyleft ("left" significa sia "lasciato", sia "sinistra", a sottolineare una filosofia opposta a quella del copyright); tale principio è stato ampiamente applicato nell'ambito del Software libero. Individua un modello di gestione dei diritti d'autore basato su un sistema di licenze attraverso le quali l'autore (in quanto detentore originario dei diritti sull'opera) indica ai fruitori dell'opera che essa può essere utilizzata, diffusa e spesso anche modificata liberamente, pur nel rispetto di alcune condizioni essenziali. Nella versione pura e originaria del copyleft (cioè quella riferita all'ambito informatico) la condizione principale obbliga i fruitori dell'opera, nel caso vogliano distribuire l'opera modificata, a farlo sotto lo stesso regime giuridico (e generalmente sotto la stessa licenza). In questo modo, il regime di copyleft e tutto l'insieme di libertà da esso derivanti sono sempre garantiti.
L'espressione copyleft, in un senso non strettamente tecnico-giuridico, può anche indicare generalmente il movimento culturale che si è sviluppato sull'onda di questa nuova prassi in risposta all'irrigidirsi del modello tradizionale di copyright.

-DOT-COM: Con Dot-com si definiscono quelle società di servizi che sviluppano la maggior parte del loro business tramite un sito internet. Il nome deriva dal diffuso utilizzo, da parte di queste, di siti appartenenti al dominio di primo livello .com.
Il termine Dot-com viene anche utilizzato per identificare quelle aziende che, nate a seguito del notevole surplus di fondi generati dalle venture capital, ed al grande ottimismo del mercato azionario durante la fine del ventesimo secolo, impostarono un business improntato principalmente all'erogazione di servizi via web. Queste aziende, eccessivamente fiduciose nelle potenzialità della rete, s'illusero di potersi facilmente espandersi, ma si trovarono, in molti casi, a dover fare i conti con la mancanza di idee innovative, di esperienza e di capacità gestionali.
Proprio per questo le Dot-com furono le protagoniste, in negativo, della bolla speculativa della new-economy all'inizio degli anni 2000, quando, numerose di esse, fallirono generando una vera e propria recessione della New Economy.
Per questo motivo, il termine Dot-com può assumere anche un'accezione fortemente negativa, indicando aziende nate senza un chiaro piano industriale e di marketing, e quindi una mancanza di solidità il che, facilmente, le porta al fallimento.
Oltre a queste vi sono ovviamente Dot-com che riuscirono, grazie ad un buona iniziativa imprenditoriale, ed alla capacità di offrire servizi più interessanti ed innovativi, a sopravvivere alla bolla speculativa e a svilupparsi nel corso degli anni. Oggi la maggior parte di queste sono acquisite dai grandi operatori del mercato (come ad esempio Google, Microsoft e Yahoo).

-SURFACE LINKING:Per surface linking si intende il collegamento alla homepage di un sito, ovvero alla pagina introduttiva del sito web, che solitamente contiene la presentazione del sito, l’indice del contenuto, un certo numero di inserzioni pubblicitarie, un rilevatore del numero di visitatori e una serie di links. Questo tipo di linking è universalmente ritenuto legittimo, poiché, in questa ipotesi, l’utente si rende bene conto che la pagina visualizzata è la pagina di un sito nuovo e diverso da quello di partenza.

-DEEP LINKING:Il deep linking, invece, consiste nell’effettuare un collegamento alle pagine interne del sito, per così dire "saltando la homepage". Questa circostanza solleva profili di incompatibilità con le norme in tema di diritto d’autore, di segni distintivi e in tema di concorrenza sleale, perché in questi casi l’origine dei contenuti del sito non appare sempre chiara all’utente. Inoltre, il fatto di collegarsi direttamente alle pagine interne del sito, saltando la homepage, che contiene la maggior parte delle inserzioni pubblicitarie, nonché il contatore del numero di visitatori, determina una diminuzione del valore commerciale del sito, con un danno economico per il titolare dello stesso. Per questo, la legittimità del deep linking è altamente controversa.

-DEVICE: (dispositivo elettronico) Appartengono a tale famiglia i componenti elementari dell''elettronica. Per estensione, vengono anche chiamati così i componenti più complessi e le apparecchiature periferiche (tastiera, stampanti, unità di Memoria di massa (vedi), etc... ) di un elaboratore che sono collegati alla CPU.

-FRAMING: ricorre quando, per effetto del link, le pagine del sito richiamate vengono inserite nella veste grafica del sito di partenza. In particolare, i contenuti del sito a cui ci si collega vengono inseriti in una cornice (o frame, da cui framing) propria del sito di partenza, per cui risulta estremamente difficile per l’utente distinguere un collegamento alle pagine interne dello stesso sito, da un collegamento esterno. La confondibilità che ne risulta rende il framing una pratica ritenuta quasi unanimemente illecita.

-PLUG IN: in campo informatico è un programma non autonomo che interagisce con un altro programma per ampliarne le funzioni. Il tipico esempio è un plugin per un software di grafica che permette l'utilizzo di nuove funzioni non presenti nel software principale.
La capacità di un software di supportare i plugin è generalmente un'ottima caratteristica, perché rende possibile l'ampliamento e la personalizzazione delle sue funzioni in maniera semplice e veloce.

-POP UP:I banner pop-up sono una forma di pubblicità presente sul World Wide Web e costituiscono una tipologia di web marketing definita promotion marketing online.
Si ha un popup quando alcuni siti aprono una nuova finestra del browser contenente il messaggio pubblicitario. La finestra pop-up viene spesso generata da un JavaScript, ma esistono altri mezzi per ottenere lo stesso risultato. La pubblicità in finestre pop-up viene generalmente considerata più intrusiva e sgradevole rispetto ai banner, e diversi browser consentono all'utente di richiedere il blocco di questa funzionalità del browser. Molti Malware inoltre, come Virtumonde, fanno apparire popup pubblicitari anche quando non si è connessi ad Internet.
Una variante meno intrusiva del popup è il banner pop-under. Questo apre sempre una nuova finestra del proprio programma di navigazione, ma invece di apparire in primo piano questa resta posizionata dietro la pagina che si sta visitando, senza disturbare la lettura.

-URL:Acronimo di Uniform Locator Resource. Praticamente è il nome del documento da ricercare nel WWW, costituito dal tipo di protocollo usato dal server (http, ftp, ecc.) seguito dai simboli “://” e dal nome del dominio.

-PODCASTING: è un sistema che permette di scaricare in modo automatico documenti (generalmente audio o videoo) chiamati podcast, utilizzando un programma ("client") generalmente gratuito chiamato aggregatore o feed reader.

-PODCAST: è un file (generalmente audio o video), messo a disposizione su Internet per chiunque si abboni ad una trasmissione periodica e scaricabile automaticamente da un apposito programma, chiamato aggregatore, e si basa sui feed RSS

-FEED RSS: Il feed web è un'unità di informazioni formattata secondo specifiche (di genesi XML) stabilite precedentemente. Ciò per rendere interoperabile ed interscambiabile il contenuto fra le diverse applicazioni o piattaforme.L'uso principale dei feed RSS(detti anche flussi RSS) attualmente è legato alla possibilità di creare informazioni di qualunque tipo che un utente potrà vedere molto comodamente, con l'aiuto di un lettore apposito, nella stessa pagina, nella stessa finestra, senza dover andare ogni volta nel sito principale. Questo è dovuto al fatto che il formato XML è un formato dinamico.

-TICKER: strmento che serve a far scorre le notizie, o qualsiasi altra informazione che si voglia tenere aggiornata, in tempo reale sul proprio sito e blog.

-QUERY: in informatica viene utilizzato per indicare l'interrogazione di un database in modo da ottenere dei dati contenuti in uno o più database.

-FRAME:Riferito alle animazioni, indica un singolo disegno o fotogramma. Una serie di frame che differiscono di poco l’uno dall’altro, mostrati in rapida successione, creano l’illusione del movimento. Riferito alle comunicazioni, un frame rappresenta la quantità minima di dati che possono essere trasmessi/ricevuti. Include normalmente delimitatori, caratteri di controllo, informazioni e caratteri per il controllo d’errore. Riferito a Internet indica alcune pagine che possono essere divise in due o più riquadri (frame) per visualizzare e organizzare al meglio le informazioni. Generalmente le dimensioni di questi frame sono modificabili dall’utente.

-COOKIE:Letteralmente "biscotto". Un cookie non è altro che un piccolo file di testo che un sito può inviare al computer dell'utente che visualizza le sue pagine. I cookie vengono generalmente utilizzati dai siti web per rendere più comoda la navigazione (ad esempio memorizzanto la password di un utente, in modo che egli non la debba digitare ogni volta). Solo il sito web che ha creato un cookie potrà leggere le informazioni in esso contenute. I cookie si trovano generalmente (nei sistemi operativi windows) nella cartella C:/windows/cookies , e possono essere rimossi in qualsiasi momento.

-SCROLLING: Scorrimento. Spostamento verticale di un testo visualizzato sullo schermo, tramite il trascinamento della barra di scorrimento posta a destra della relativa finestra.

-TEMPLATE: (traducibile in italiano come "modello", "semicompilato", "schema") indica in informatica un documento o programma dove, come in un foglio semicompilato cartaceo, su una struttura generica o standard esistono spazi temporaneamente "bianchi" da riempire successivamente (template).

-OCR: Optical Character Recognition (riconoscimento ottico dei caratteri detti anche OCR) sono programmi dedicati alla conversione di un'immagine contenente testo, solitamente acquisite tramite scanner, in testo digitale modificabile con un normale editor.

-STREAMING: identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o più destinazioni tramite una rete telematica. Questi dati vengono riprodotti man mano che arrivano a destinazione.

-META TAG:sono metadati presenti nel linguaggio HTML utilizzati per fornire informazioni sulle pagine agli utenti o ai motori di ricerca.
A differenza di ogni altro tag inseribile in una pagina web, i meta tag non forniscono al browser alcun dato di formattazione della pagina, per cui il loro influsso sul layout finale è praticamente nullo; sono perciò totalmente invisibili all'utente se non attraverso la visualizzazione del codice sorgente in HTML della pagina oppure tramite le finestre di proprietà dei browser.

-LOOP:è una sequenza di comandi che viene eseguita diverse volte, ma è scritta una volta sola.

-WEB 2.0:è una locuzione utilizzata per indicare genericamente uno stato di evoluzione di Internet (e in particolare del World Wide Web), rispetto alla condizione precedente. Si tende ad indicare come Web 2.0 l'insieme di tutte quelle applicazioni online che permettono uno spiccato livello di interazione sito-utente (blog, forum, chat, sistemi quali Wikipedia, Youtube, Facebook, Myspace, Twitter, Gmail ecc.).
La locuzione pone l'accento sulle differenze rispetto al cosiddetto Web 1.0, diffuso fino agli anni '90, e composto prevalentemente da siti web statici, senza alcuna possibilità di interazione con l'utente eccetto la normale navigazione tra le pagine, l'uso delle email e l'uso dei motori di ricerca.

-HOSTING:(dall'inglese to host, ospitare) un servizio che consiste nell'allocare su un server web le pagine di un sito web, rendendolo cosí accessibile dalla rete Internet.
Tale "server web", definito "host", è connesso alla rete Internet in modalità idonea a garantire l'accesso alle pagine del sito mediante browser, con identificazione dei contenuti tramite dominio ed indirizzo IP.
La fornitura di servizi di connessione ad Internet, hosting, housing, e servizi connessi, è oggi un settore economico molto specifico in cui operano molte realtà nazionali, ma anche grandi imprese transnazionali.